Ecologia della cultura

La crisi ecologica in atto, nelle sue numerose e differenti forme, dipende da cause materiali e dirette come la distruzione dei siti naturali più preziosi, l’erosione degli habitat, il consumo eccessivo di risorse, le emissioni climalteranti nell’atmosfera, l’inquinamento, ma anche da ragioni indirette, di ordine culturale, che riguardano i modi in cui la maggior parte delle persone pensa la natura nonché i valori, i significati, le concezioni del mondo.

Agire sulle cause dirette della crisi, mediante le politiche, le norme, la scienza, i progetti, la sensibilizzazione è indispensabile e urgente.

Al tempo stesso è necessario occuparsi delle cause profonde, analizzarle e comprenderle attraverso un lavoro di ecologia della cultura, di ecologizzazione del sapere, affinché si possa progressivamente rimuovere i motivi di fondo, spesso ancestrali, della crisi e determinare l’auspicato cambio di mentalità generale.

L'Area formativa “Ecologia della cultura” della Sdam affronta queste tematiche, ragionando sui contributi all’ecologismo che giungono o possono giungere dalle discipline umanistiche e comunque dalle forme di sapere non direttamente legate all’ambientalismo (dalla filosofia alla letteratura, dalle scienze sociali alle scienze dell’Io, dalla storia della scienza alla storia delle idee e del costume eccetera), nonché sull’origine e l’evoluzione del pensiero ecologico, sulle visioni e le concezioni del mondo legate alla questione ambientale, sul rapporto tra ecologismo e grandi trend culturali, nonché sulle tante figure e opere che praticano l’Ecologia della cultura e ne fanno un campo importante della cultura ambientale contemporanea.